Il 14 settembre entra in vigore un decreto che sbloccherà la procedura semplificata per il rilascio delle certificazioni sanitarie per il riconoscimento del porto d’armi.
Il nodo normativo, creatosi a seguito del ricorso al Tar dellaregione Lazio, negli ultimi anni ha reso molto più difficile la procedura per il rilascio della certificazione medica utile al rilascio e al rinnovo Con questo nuovo decreto legge, portato avanti dalle diverse associazioni di categoria tramite l’interessamento della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco e del sottosegretario Nicola Molteni (entrambi della Lega), tutto tornerà come prima.
I medici legali potranno tornare di nuovo a rilasciare le certificazioni sanitarie per il rilascio del porto d’armi, anche al di fuori delle strutture medico sanitarie in cui svolgono servizio.
Buone notizie quindi per i cacciatori, ma anche per le agenzie di vigilanza private, che con il ricorso al Tar erano stati penalizzati sia sul piano burocratico, più lungo e complicato, ma anche su quello economico.
L’interesse della senatrice Bonfrisco per la risoluzione di questo nodo burocratico è sorto soprattutto per non ritrovarsi con un’emergenza sicurezza in tutte quelle postazioni sensibili come ospedali, aeroporti, stazioni e tribunali. Con la vecchia procedura, infatti, le Asl faticavano a rilasciare le certificazioni sanitarie necessarie, e di conseguenza anche i rilasci del porto d’armi era più lento, costoso e macchinoso.
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/09/08/18G00127/sg
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