di Danilo Ruggiero
Fallimento Ipervigile, gli ex dipendenti dell’istituto di vigilanza nocerino sono senza soldi dal 2014 e ora dal Tribunale potrebbe arrivare anche il risarcimento beffa di circa 194 euro. «Bisogna fare chiarezza e pagare gli arretrati. Siamo ormai in condizioni disastrose». Questo il grido di aiuto lanciato dai lavoratori, finiti nel limbo della procedura fallimentare partita nel 2014 e ancora in atto presso il Tribunale di Nocera Inferiore. Gli ex dipendenti dell’azienda di Ferdinando De Santis, infatti, restano in attesa di vedersi liquidati diverse spettanze. Una questione che, da anni, segue quotidianamente Ernesto Saturno, rappresentante dei lavoratori. «Dopo anni di rinvii, siamo ancora qui al Tribunale di Nocera ad assistere a un funerale della società Ipervigile, dei circa 257 dipendenti e di altre 450 unità che ruotavano nell’indotto - ha spiegato -. Fino a quando il processo penale non verrà chiuso, infatti, non si potranno mettere in vendita gli immobili dell'azienda e quindi non potranno essere recuperate le somme da destinare agli ex lavoratori che dovranno essere pagati per primi. Adesso più che mai, in un momento in cui la fiducia nelle istituzioni è ai minimi storici, è doveroso dare risposte certe a chi ha lottato con dignità nel pieno rispetto delle leggi. Tra gli ex dipendenti ci sono famiglie disastrate e senza lavoro e chi ha bisogno di soldi per terapie mediche». Tra i lavoratori il sentimento più diffuso è la rassegnazione. Su questo fronte, Vincenzo Spiniello è uno dei simboli della battaglia che gli ex dipendenti della Ipervigile portano ormai avanti dal 2014, anno in cui ci fu il crack dell’impero dei De Santis. «Sono venuto a conoscenza, da uno degli avvocati che ha curato nel passato le nostre spettanze nei confronti della curatela fallimentare, che a breve riceveremo un acconto di 50mila euro da dividere tra 257 persone. La restante somma di 320mila euro, depositata presso le casse della curatela fallimentare, è stata congelata non sappiamo perché. Quindi, dopo oltre 6 anni, ogni ex dipendente dell’Ipervigile riceverà un acconto di circa 194 euro su migliaia di euro che ognuno vanta essendo creditore del fallimento. È assurdo. Così la legge non è uguale per tutti».
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