Oggetto: risposta alla nota (doc.n.00) del presidente dell’ U.N.I.V. del 06 ottobre 2023 prot.n. 159/2023, in modo da erudire il latore della stessa sulla situazione esistente dalla sua rappresentata Europolice srl di Castel San Giorgio (SA), inerenti le problematiche di varia natura esistenti in codesto Istituto, della quale è in veste di Amministratrice la Dott.ssa Tonia Sperandeo, Vice Presidente di codesta Associazione Datoriale, la quale è stata definita nella nota “elemento di vertice”, della stessa.
In
data 03 agosto 2023, lo scrivente in qualità di Segretario Generale dell’Organizzazione
Sindacale, ha prodotto un esposto denunzia, nei confronti dell’Istituto di
Vigilanza privata, Europolice s.r.l. con sede in Castel San Giorgio (SA).
Invio
la presente missiva, reiterando in modo più esaustivo e descrivente,
l’esposto/denuncia contro l’Istituto di vigilanza Europolice srl, con sede in
Castel San Giorgio (SA), con dimostrazione dei fatti esposti con i seguenti
documenti allegati, in cui si rileva una evasione fiscale e contributiva, con
pagamento del lavoro straordinario svolto in modo spropositato dalle guardie
giurate e dagli addetti ai servizi fiduciari.
A
proposito di questi segnalo agli
Enti riceventi, che è alle dipendenze di codesta società, un certo OMISSIS, già
dipendente della Questura di Salerno, addetto all’ufficio passaporti,
condannato per i fatti contestatogli durante le sue funzioni d’ufficio, con
sentenza passata in giudicato, a tre anni e sei mesi di reclusione (doc.n.0) con la qualifica di addetto ai servizi fiduciari, costui secondo il
mio personale parere non può essere a stretto contatto con le guardie
particolari giurate, innanzitutto perché è costretto a frequentare la sede
societaria in comune con lr guardie giurate e poi perchè presso le sedi
giudiziarie, al controllo degli ingressi, prestano servizio congiuntamente
guardie giurate e addetti ai servizi fiduciari, lascio a Voi trarre le
conclusioni, sull’opportunità di questa assunzione di un pregiudicato, da parte
di Europolice srl. Istituto di vigilanza, titolare di licenza Prefettizia.
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Ritornando al discorso sul lavoro straordinario pagato ancora attualmente in nero e in contanti si evince in modo chiaro che le “voci” riportate sulle buste paga qui allegate, che sono radicalmente cambiate dalla iscrizione al sindacato Unal che ha prodotto l’esposto, nei confronti dei lavoratori OMISSIS e OMISSIS, mentre dalla busta paga del lavoratore OMISSIS (le buste paga precedenti e future sono simili) del mese di giugno 2023, (doc.n.1+1 bis) la quale è solo uno dei tre esempi dimostrativi che citiamo, risulta un “rimborso spese” di euro 500,00 + un rimborso Kilometrico di euro 250,00 per un totale di euro 750,00, con appena 10 ore di lavoro straordinario riportate nella busta, per un totale di ore lavorate nel mese 350-173 ore che sono previste mensilmente dal c.c.n.l, restano 177 ore di straordinario da avere dal lavoratore. Ma di queste ore in busta paga non ve ne è traccia se non per le 10 ore innanzi citate. Ma sono riportati al posto dello straordinario: il “rimborso spese” e il “rimborso Kilometrico”, come già detto sopra, rimborsi che non spettano al lavoratore in quanto presta servizio a 4 Km dalla sede dell’Istituto. E quindi è palese il “mascheramento” del lavoro straordinario sotto le false voci di rimborso. Questo lavoratore percepisce in modo consensuale in nero e sotto le voci di rimborso spese
Stesso discorso per il lavoratore OMISSIS, (contratto a tempo determinato) il quale si è iscritto al Sindacato in data 18.07.2023 e fino ai mesi precedenti aveva lavorato nei seguenti modi: busta paga di marzo (doc.n.2+2bis e successivi) (in cui sono riportati i turni di lavoro anche di 25 ore consecutive) ore totali lavorate 328-173 previste mensilmente dal c.c.n.l, restano 155 ore di lavoro straordinario, di cui non risulta traccia in busta paga, mentre risultano i soliti rimborsi: spese e Kilometrico per un totale di 950,00 euro, indennità per i servizi prestati non corrisposte cosi come tutti i mesi per questo lavoratore.
Busta paga del mese di aprile: ore totali lavorate 346,50-173 ore previste mensilmente dal c.c.n.l, restano 173.50 ore di lavoro straordinario, di cui non risulta traccia in busta paga, mentre risultano i soliti rimborsi: spese e Kilometrico per un totale di 700,00 euro, indennità per i servizi prestati non corrisposte cosi come tutti i mesi per questo lavoratore.
Busta paga del mese di giugno: ore totali lavorate 326-173 ore previste mensilmente dal c.c.n.l, restano 153 ore di lavoro straordinario, di cui non risulta traccia in busta paga, mentre risultano i soliti rimborsi: spese per la cifra di 400,00 euro*, indennità per i servizi prestati non corrisposte cosi come tutti i mesi per questo lavoratore. Riposi settimanali goduti solo 2 i restanti 2 non sono mai stati fatti recuperare.
Busta paga del mese di luglio: (mese in cui
si è iscritto all’UNAL) ore totali lavorate 269-173 ore previste
mensilmente dal c.c.n.l, restano 95 ore di lavoro straordinario, le quali
assieme alle ore di straordinario del mese precedente cioè giugno sono state
retribuite con altre 91 ore per un totale di 187 ore come lavoro straordinario
in busta paga, e la Società ha recuperato il rimborso spese di euro 400,00* concesso
al lavoratore il mese precedente. Confermando cosi che questi rimborsi, sono
riferiti al pagamento esentasse del lavoro straordinario, MAI era successo in
passato che ad un lavoratore dipendente venisse pagato un monte ore così
elevato, indennità per i servizi prestati non corrisposte cosi come tutti i
mesi per questo lavoratore. Perdonate questa mia espressione, si sono dati
anche se non c’era bisogno, la zappa sui piedi da soli. Abbiamo chiesto(doc.n.3) lumi alla Società in merito a
queste strane voci che si ripetono da anni (doc.n.4)
in busta paga, per risposta abbiamo ricevuto dal loro Avvocato (doc.n.5) una risposta che non chiariva
nulla. Come non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito al fatto che
continuassero a conteggiare 182 ore al posto delle 173 ore contrattuali e
questo toglie ai lavoratori 09 ore mensili di paga (doc.n.6)
Busta paga del mese di agosto: ore totali lavorate 182-173 ore previste mensilmente dal c.c.n.l, restano 9 ore di lavoro straordinario inserito in busta paga, indennità per i servizi prestati non corrisposte cosi come tutti i mesi per questo lavoratore. Come si può notare, dall’scrizioni al sindacato è cambiato il modus operandi nei confronti di questo lavoratore, ma purtroppo continua nei confronti degli altri, i quali sono psicologicamente succubi dei voleri societari, onde evitare ritorsioni di ogni genere.
Situazione
analoga per il lavoratore OMISSIS, si è iscritto con lo scrivente Sindacato in
data 18.07.2023 il quale nel mese di Maggio (doc.n.7+7bis e successivi) ha effettuato ore totali lavorate
445-173 ore previste mensilmente dal c.c.n.l, restano 272 ore di lavoro
straordinario, straordinario in
busta paga 50 ore, restano 222 ore di lavoro straordinario da avere dal
lavoratore. Queste ore sono state corrisposte con le solite voci di rimborso
spese per euro 500,00 e rimborso Kilometrico per euro 450,00 per un totale di
euro 950,00, eludendo così le tasse previste. Mese di giugno ore totali lavorate 209-173 ore previste mensilmente
dal c.c.n.l, restano 36 ore di lavoro straordinario di cui 27 in busta le
restanti 9 ore non assolutamente pagate come da prassi aziendale che calcolano
182 ore ordinarie, sottraendo così per ogni mese, per ogni dipendente 9 ore
dalle ore effettivamente lavorate.
Non cito altri esempi in quanto è prassi aziendale, attuare il comportamento sopra descritto nei confronti di tutti i dipendenti. E tutte le buste paga fino all’esposto del sottoscritto erano fatte in questo modo, ed è notizia di qualche giorno fa che lo straordinario viene pagato in parte ancora in contanti e in nero, e che le varie “trasferte” compaiono ancora. Mi chiedo e Vi chiedo, è possibile movimentare somme ingenti, in contanti per pagare lo straordinario? per anni senza che nessuno se ne sia mai accorto. La lotta all’evasione fiscale in questo caso resta solo una frase di rito della politica. I contanti con cui vengono da anni pagati gli straordinari in nero, da dove provengono? questa è la domanda che dovrebbero porsi i destinatari di questa missiva. Precisando che il lavoro straordinario viene “pagato” a 5,16 euro l’ora, per il 4° livello e a 4 euro l’ora per i livelli 5° e 6°. Qui si potrebbe ipotizzare il reato di sfruttamento e di caporalato.
Un
capitolo a parte lo voglio dedicare alla Questura
di Salerno, di cui nutro la massima stima, che tramite l’ispettore Genovese
ed un altro suo collega (di cui non conosco le generalità) i quali in data 06
settembre, convocarono presso gli uffici della Divisione Amm.va, alcune guardie
giurate iscritte alla UNAL per sentirli in merito all’esposto, inviato dal
sottoscritto, che in quell’occasione disse loro di non recarsi in Questura, in
quanto secondo il mio punto di vista dovevano essere sentiti prima i non
iscritti alla UNAL e poi i nostri iscritti, che non recandosi in Questura
vennero raggiunti sulla postazione di servizio dall’Isp. Genovese e l’altro per
sentirli sui fatti, avvertendo loro che erano passibili di denuncia per non
avere dato seguito alla convocazione “telefonica” da parte loro, i nostri
iscritti hanno riferito che da quando avevano firmato l’adesione al Sindacato
UNAL, non effettuavano più lavoro straordinario e che non avevano problemi
rilevanti, dopo l’“interrogatorio” i lavoratori come da richiesta degli
appartenenti alla Questura, firmarono un verbale delle dichiarazioni rese,
senza che ai dichiaranti nonostante la richiesta, fu rilasciata copia. Come
facevano a sapere che queste guardie giurate erano ns iscritti? Dirigendosi
proprio verso i nostri iscritti che non effettuavano straordinario? Non ho notizia che gli appartenenti alla
Questura, abbiano sentito, altre guardie giurate non iscritte alla UNAL. Sarebbe interessante conoscere i turni MASSACRANTI
delle guardie giurate iscritte o non ad altri Sindacati.
A tal proposito ho inviato una pec alla Questura proprio per conoscere ed essere chiamato personalmente da loro, ma fino ad oggi nessuna risposta. Intanto presso le sedi dei Tribunali di Salerno/Nocera Inferiore e Vallo della Lucania, le guardie giurate della Europolice, continuano a svolgere turni di 12 ore, con straordinario pagato in nero con denaro contante. Ricordo che queste tre Procure della Repubblica sono state informate con l’invio dell’esposto/denuncia del 03 agosto 2023, a firma del sottoscritto.
Poi vi è una nostra comunicazione del 13 aprile 2023, (doc.n.8) in cui abbiamo segnalato alla Questura di Salerno che il tenente OMISSIS, in possesso dei titoli di polizia e quindi guardia p. giurata, non indossasse mai l’uniforme, viaggiando a bordo dell’auto di servizio, quasi sempre in compagnia dell’Amministratrice della Società. Ma dalla Questura vi è stato un silenzio assordante in merito.
E dopo tre mesi che il sottoscritto ha inviato una denuncia in cui sono rappresentate tutte le irregolarità, non si hanno notizie che qualche organo inquirente, stia facendo qualcosa in merito, ripeto anche perché la Europolice srl, stà continuando con il suo solito modus operandi. Per loro quasi nulla è cambiato, solo che adesso stanno inserendo una parte (piccola) dello straordinario in busta paga.
E dichiaro che con la Società Europolice srl, abbiamo sottoscritto numerosi accordi tra cui un contratto aziendale (doc.n.9), accordo per l’inserimento degli elementi figurativi (ferie e permessi previsto dal ccnl) in busta paga art. 114.8 (doc.n.10) - accordo sul piano ferie (doc.n.11) - accordo sulla visione del registro del lavoro supplementare (doc.n.12) che non è stato mai rispettato, in quanto secondo la Società la UNAL non possiede i requisiti previsti, la verità è un’altra e che la stessa non possiede il registro del lavoro supplementare, in quanto convinta che mai nessuno ne avesse chiesto la visione. In data 21 febbraio 2019 vi fu un altro accordo (doc.n.13) sulla data certa del pagamento delle mensilità, ma da allora è stato rispettato con certezza assoluta soltanto nel mese di agosto, quando i Dirigenti dell’Europolice devono partire per le ferie e li sfido a dimostrare il contario. e altri vari accordi sottoscritti durante le procedure di raffreddamento e conciliazione, inerenti ai vari scioperi che abbiamo proclamato, su diverse problematiche che riguardavano la fornitura delle divise complete; l’inserimento degli elementi figurativi in busta paga, ecc. ecc.. MAI rispettati dalla Società Europolice srl.
Quindi il Sindacato UNAL, stipulando degli accordi con la Società è pienamente legittimata a chiedere la soluzione delle problematiche citate negli anni. Accordi che la Società, se ha rispetto per se stessa, per la sua firma che ha apposto, era ed è tenuta a rispettarli. Cosa che nonostante i numerosi scioperi che ha subìto dallo scrivente, non ha mai fatto.
La società si è mal adoperata tramite il suo Legale Avv. Giuseppe Gambardella, il quale in data 11 settembre, ha inviato alla Commissione di Garanzia Sciopero, un istanza di condanna (doc.n.14) per sciopero illegittimo effettuato dalla scrivente O.S.. Istanza che la Commissione di Garanzia Sciopero non ha tenuto in considerazione, in quanto l’Unal ha svolto correttamente la procedura di raffreddamento e conciliazione. Nella stessa Istanza hanno scritto che l’Unal ha 16 iscritti, in realtà ne aveva 19 al momento degli scioperi, Ma non è il numero degli iscritti o che sia firmatario del ccnl o non lo sia che decide se può tutelare gli interessi dei lavoratori. Ricordo che la stessa Società ha sottoscritto un contratto aziendale con la scrivente sigla, Per quanto riguarda il numero dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero del 4 settembre che hanno aderito, non hanno scritto la verità, ma sappiamo bene cosa comporta in questo Istituto aderire ad uno sciopero, infatti due iscritti che hanno aderito allo sciopero, immediatamente dopo sono stati spostati in postazioni di servizio diverse dopo 10 anni che uno dei due aveva prestato servizio sempre allo stesso posto e ad altri propinano delle turnazioni, senza rispettare l’alternanza mattina, pomeriggio e notte. Per queste ritorsioni che aderire ad uno sciopero resta un fatto poco conveniente, infatti come è molto più conveniente convocare in data 06 settembre 2023 un’assemblea sindacale retribuita (su questo ho miei dubbi che sia stata retribuita) dei lavoratori iscritti alla Fisascat Cisl, con la presenza del Segretario Provinciale di questa sigla, in cui ha illustrato lo schema del nuovo contratto nazionale degli Istituti di vigilanza e dei servizi fiduciari, questa non l’ho capita, illustrare cosa? I ridicoli aumenti che hanno firmato?. Dopo di che è stato chiesto ai lavoratori presenti se vi fossero “tematiche specifiche” da affrontare con la Società, visto che alla Fisascat Cisl ad oggi (06 settembre 2023) non sono arrivate segnalazioni.I lavoratori fanno presente che non ci sono particolari problemi.ma ci sono esclusivamente problematiche che vengono affrontate direttamente con l’azienda. Poi sono seguite le solite chiacchiere che lasciano il tempo che trovano, stabilendo che in caso positivo di indire un’assemblea per sottoporre ai lavoratori eventuali accordi che si dovessero realizzare, gli accordi che l’azienda ha sottoscritto con la UNAL li ha sistematicamente disattesi, voglio solo ricordare che i referenti aziendali della Fisascat Cisl, per quanto mi risulta dovrebbero essere lo stesso tenente OMISSIS il quale è l’artefice dei turni di lavoro da 12/15/18/21/25 ore, denunciati dal sottoscritto, e l’operatore di centrale di cui non ricordo il nome, chiaramente al Segretario Provinciale della Fisascat Cisl non si può imputare assolutamente nulla se non quella di non aver dato seguito al mio esposto del 03 agosto che gli ho inviato. La non conoscenza delle problematiche, di questa Organizzazione sindacale risale alla notte dei tempi, infatti nell’anno 2014, nemmeno era a conoscenza che l’una tantum prevista dal ccnl rinnovato, prevedeva un erogazione entro detti termini che l’Europolice come al solito non aveva rispettato, e solo dopo la messa in mora dell’UNAL inviata in data 17.6.2015 (doc.n.15) che provvedeva a erogare le restanti tranche. In quell’occasione del rinnovo contrattuale non fu fatta alcuna riunione, evidentemente allora, non serviva nessun Sindacato in “soccorso” della Società. Eppure i problemi c’erano più di oggi, iniziando dalle ferie che non venivano date a tutti i lavoratori e per un periodo massimo di sette giorni. Ancora ad oggi c’è un nostro iscritto che negli ultimi 10 anni, ha accumulato ben 92 giornate di ferie che la Società non gli ha consentito di godere. I riposi settimanali che “saltano” ancora oggi, e la Fisascat Cisl fa l’assemblea per illustrare lo schema del nuovo contratto? Era meglio se illustrava cosa non ha fatto fino ad oggi per risolvere le problematiche esistenti in azienda, si è limitata a chiedere ai lavoratori presenti, Il fatto che i lavoratori presenti a questa assemblea e che non hanno riferito alcuna problematica, si evince dal clima esistente in azienda, infatti in data 4 maggio 2023 un lavoratore ha sottoscritto la delega di adesione alla UNAL, la quale l’ha inviata alla Società il giorno 05 maggio 2023, il giorno 06 maggio 2023 ha ricevuto un messaggio WhatsApp sul proprio telefono (doc.n.15 bis) il cui testo lasciava pochi dubbi sul “gradimento” del mittente, nei confronti del lavoratore, colpevole di essersi associato alla UNAL, e ricordo che questo lavoratore il cui figliolo è affetto da autismo di 3° livello, cioè la forma più grave, ha dovuto ricorrere al Giudice del lavoro, (udienza fissata per il giorno 23 novembre 2023, presso il Tribunale di Nocera Inferiore) in quanto la Società nonostante le richieste del Sindacato, prima e dell’Avvocato poi, per farlo prestare servizio in una sede più vicina, per avere più tempo da dedicare al figlio, diritto che gli spetta per legge, e voglio far presente, che l’Europolice dispone di un servizio presso il Monte dei Paschi di Siena, a Nola a pochi passi dall’abitazione di questo lavoratore, e non ha MAI accolto le nostre legittime richieste in merito. Dimostrando un senso di disumanità unico.
In data 04 ottobre 2019 venivamo convocati presso la sede
societaria, in merito ad un passaggio di cantiere, in cui non avevamo alcun
iscritto, interessato, ma con il solo fine di poter lasciare il servizio più
lontanamente possibile. (doc.n.16), incontro
da cui scaturì un verbale d’incontro, (doc.n.17)
in cui la UNAL evidenziò che non vi erano le condizioni per poter procedere al
passaggio di cantiere. Favorendo così la Società per il mantenimento della
commessa.
dimostrando così che la UNAL si è sempre impegnata, nell’interesse dei lavoratori e della stessa Società.
In data 20 novembre 2017, la Società inviava a mezzo p.e.c. una missiva (doc.n.18) inviata anche ad altri Sindacati firmatari del c.c.n.l. in cui rappresentava delle difficoltà economica nella gestione delle risorse umane.
Infine un lavoratore, OMISSIS, si è visto respingere la domanda di un contributo
che va dai 400 ai 600 euro previsto dall’ EBINVIP, (doc.n.19),
in quanto l’Europolice non
risultava in regola con i versamenti allo stesso, regolarmente prelevati dalle
buste paga, che ha provveduto a regolarizzare solo dopo il nostro sollecito in merito.
Così
come per i contributi sindacali dovuti alla scrivente, regolarmente prelevati
dai dipendenti, e versati solo dopo numerosi solleciti sia da parte nostra che
del nostro Legale, costituendo così un comportamento antisindacale.
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Servizio Antirapina bancario: non viene data possibilità alle guardie preposte a questo servizio, di espletare i propri bisogni fisiologici, in quanto le stesse anche se chiamano la centrale operativa, non viene inviata alcuna unità per la sostituzione, con la conseguenza che le guardie sono costrette a trattenere i liquidi organici per ore. A tale proposito abbiamo inviato all’Istituto una comunicazione (doc.n.20) che è rimasta lettera morta.
Tutto
quanto sopra è assolutamente riscontrabile dai documenti allegati, e da prove
testimoniali, eventualmente richieste dagli Enti cui è indirizzato la presente.
Distinti saluti Il Segretario Generale
Francesco Pellegrino
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